mercoledì 12 novembre 2014

Il Furbetto del Quirinale, non se ne doveva andare? eppure parla ancora!

 Interesse nazionale?  Quale è l’interpretazione giusta?
"Il Furbetto del Quirinale" .  
Per un attimo , dopo il melodramma del "me ne vado", abbiamo pensato  benevolmente al Capo dello Stato, specie quando ha ricevuto il nuovo direttore generale del Cern di Ginevra, Fabiola Gianotti. Abbiamo pensato…  infine forse ha cercato..., forse, ... voleva portare avanti un paese laico, indipendente, e solo l’obbligo dettato dalle contingenze ha fatto vedere che l’unica garanzia  data al popolo è quella di fregarlo, ricordando con quale passione aveva cavalcato le morti sul lavoro, per poi dimenticarsene nei momenti incisivi. 
Non appena  concluso questa riflessione, ecco che parla con i “Volontari” dell’Expo e non li ringrazia, perché non pagati  (e qui non si sa se facciano bene o no)  aiuteranno all’EXPO, ingenuamente non come i raccomandati e assunti, o gli incentivati dalla corruzione, dalle tangenti, ecc.
Per l'expo hanno organizzato e pensato quanto hanno gradito per loro, ma addirittura  Il Sig. Presidente ha sfacciataggine di indicare, nel  già chiaro insuccesso travestito da successo,  che tutti noi ci abbiamo messo la faccia!
Già poiché oltre alle belle parole che ci racconteranno questa sarà nella storia l'esposizione tecnologicamente più obsoleta che si potesse immaginare.

Sia ben chiaro che ci sono persone e imprenditori che meritano tutto il rispetto e hanno e stanno facendo di tutto e di più, ma  al timone vi è una classe politica che ha già toppato in modo evidente e eclatante, arretrata, impreparata, corrotta, legata ad un passato, giusto riferimento nostalgico ad un un tempo che fu e ci vedeva cantare le nostre lodi e ora  ha fatto vedere che al primo posto non vi è il benessere la qualità della vita dei cittadini dei cittadini ma l'esclusivo e prioritario interesse di una politica obsoleta e  mancante di trasparenza.
Nessuna tecnologia innovativa che avrebbe dato impulso alle nostre aziende di cui stiamo vendendo ancora la caduta, nessuna innovazione sulla analisi e divulgazione della trasparenza e corruzione, nessuna capacita di attrarre turismo tramite internet e le nuove tecnologie e vendendole  quali antagoniste del turismo e non elemento di attrazione, incapacità supportata solo  dallo sfruttamento della gestione sociale formata sulla ignoranza popolare del povero contro il povero, la furbizia per il solito rubacchiare ne sono  un esempio, poi al potere si domandano come mai i cittadini non partecipano! Parlano di strada della comunicazione e sono degli incapaci di comunicare con le nuove tecnologie o hanno paura di perdere dei privilegi.
Auguriamoci che l' Eccellentissimo Presiedente almeno alla fine del suo mandato pensi al popolo non ai sui amici.
Incrociamo le dita e speriamo che almeno tutto vada bene tacendo sull'ebola e sulla crisi sociale azzittita con la forza. 
Comunque la faccia ce la messa Lui, i corrotti, i mafiosi, e gli ultimi ingenui, inutile dare le colpe al popolo che oltre a non guadagnarci  vive la decadenza legata alla incapacità.
Aspettiamo l'inaugurazione e faremo di tutto per non essere tacciati di rovinare la loro festa. Vorremmo tanto aver visto e analizzato male, vorremmo aver torto, essere orgogliosi convinti, ma la nostra sfiducia sulle capacita politiche è purtroppo già confermata dai fatti relativi al divario tecnologico.  
Peccato per noi.






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